domenica 19 agosto 2007

Europa7

Oggi sul mio piccolo blog voglio dare spazio ad Europa7.
Correva l' anno 1999 quando un certo Sig. Di Stefano decide di partecipare ad una gara pubblica per l' assegnazione delle frequenze televisive nazionali (in totale 11: 3 per la RAI e 8 per i gruppi privati) con richiesta di 2 reti televisive: Europa 7 e 7 plus. A gran sorpresa riesce a vincere l' asta per Europa7 (al posto di rete4, quindi quest' ultima non può più trasmettere), mentre la commissione ministeriale della gara nega la richiesta per 7 plus, ma Francesco Di Stefano fa ricorso al Consiglio di Stato, il quale ordina di dare anche una seconda concessione.
E qui cominciano i guai...
Il ministero (contravvenendo al risultato della gara pubblica) non concede le frequenze e con una autorizzazione ministeriale del 1999 (non prevista da nessuna legge) permette la prosecuzione delle trasmissioni analogiche a Rete 4.
Cosi per Europa7 comincia una serie di ricorsi in tribunale:Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio, al Consiglio di Stato e nel 2002 alla Corte Costituzionale, la quale con la sentenza 466/2002, decide (come nel 1994) che nessun privato può possedere più di 2 frequenze televisive e le reti in più, in questo caso Rete 4 (e Telepiù nero), devono cessare la trasmissione in via analogica terrestre.Inoltre, fissa un limite improrogabile entro il 31 dicembre 2003, e così dal 2004 le frequenze occupate da Rete 4 (che deve migrare sul satellite) devono andare ad Europa 7.
Ma nel 2003 il Ministro Gasparri presenta un DDL per il riordino del sistema radiotelevisivo italiano e l'introduzione della trasmissione digitale terrestre. La legge Gasparri verrà approvata dal Parlamento e permette a Rete 4 di continuare a trasmettere in via analogica terrestre in contrasto con la sentenza della Corte Costituzionale.
Nel 2005 Europa7 si rivolge alla Corte di Giustizia Europea chiedendo di rispondere a 10 quesiti, dove si mettono in discussione le leggi italiane in materia di televisioni ed è in ballo una richiesta sempre da parte di Europa 7 per risarcimento danni da parte dello Stato di 3 miliardi di euro per la mancata attività televisiva.
Ad oggi Europa7 non trasmette ancora (mentre rete4 non ha mai smesso), il resto della stampa non se ne occupa e, come se in Italia non ci fossero ancora abbastanza problemi di debito pubblico, tra poco ci troveremo a dover pagare 3.000.000.000 di Euro di danni perchè i nostri cari politici non vogliono una rete TV nuova...
Se vi interessa ho trovato questa intervista al Sig. Di Stefano dove spiega in prima persona la sua odissea burocratica purtroppo non ancora terminata.

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